Mercoledì 13 aprile al CSOA La Strada di Roma (Garbatella)
A fattor comune con Gad Lerner
Libro: A fattor comune Quando: Mercoledì, 13 aprile 2016 alle ore 17,30 Dove: CSOA La Strada – via Passino 24 (Roma, zona Garbatella) Mercoledì 13 aprile vi aspettiamo alla presentazione del libro A fattor comune di Massimiliano Smeriglio. Ne discutiamo insieme all’autore e a Gad Lerner, Aldo Bonomi, Fabrizio Nizi e Claudio Marotta. Modera Daniela Preziosi, del manifesto. IMPOVERIMENTO, DECLINO E POPULISMI NELLA CRISI EUROPEA L’Europa vive oggi un passaggio cruciale: le crisi mediterranee, i flussi migratori, gli attacchi alle nostre città, la tenaglia dell’austerity sono solo alcuni dei fattori scatenanti il terremoto democratico che scuote l’intero continente. «La categoria gramsciana di interregno è particolarmente calzante per descrivere i tratti essenziali del nostro presente. Essenziali su questo punto le parole di Caccia e Mezzadra: “i fenomeni morbosi più svariati, scriveva Gramsci, si verificano nell’interregno, ovvero in quelle condizioni di crisi organica in cui il vecchio muore e il nuovo non può nascere. Molti aspetti di questa definizione, formulata all’indomani della crisi del ’29, rimangono in effetti validi: la crisi organica, nella prospettiva di Gramsci, era essenzialmente una crisi di egemonia caratterizzata dal distacco delle grandi masse dalle ideologie tradizionali e dall’incapacità della classe dominante di esercitare una funzione dirigente, sostituita dal puro esercizio della coercizione e appunto del dominio. Non v’è qui un parallelo con la clamorosa crisi di legittimità del neoliberalismo, tanto in Europa quanto altrove, e con l’arroganza con cui la sua razionalità viene riaffermata dalle classi dominanti?”». Questi elementi chiamano le forze antagoniste al disegno neoliberista a definire un progetto comune di lungo respiro, una comunione di lotte e istanze radicate nei territori in grado di praticare gli spazi dell’alternativa e della democrazia possibile dove riconquistare dignità contro la “disumanizzazione dilagante”. Occorre un rimescolamento di identità, culture, comunità politiche per costruire una narrazione nuova, positiva dell’alternativa possibile che riconosca il suo “popolo” e vi costituisca quel vincolo necessario per rifuggire da minoritarismi e pulsioni distruttrici che hanno segnato le ultime esperienze di cantieri politici e sociali in Italia. Per maggiori informazioni sul libro Segui l’evento su Facebook